Le domande più frequenti che ci si pone quando si pensa ad una casa in legno sono relative alla sua vita media e alla necessità e relativa spesa di manutenzione.
Parlare di manutenzione delle case in legno prefabbricate significa entrare in un tema spinoso, a cui spesso e volentieri fanno riferimento le persone che, con parecchio scetticismo derivante dalla mancanza di informazione, mettono in discussione la filosofia su cui poggiano le costruzioni eco-bio-compatibili.
Partiamo da un punto certo: le case in legno prefabbricate NON sono giocattoli; il legno NON è un materiale fragile, anzi, tutt’altro.
Ci sono alcuni nemici “naturali” ai quali una casa in legno deve resistere, come del resto qualsiasi casa costruita in edilizia tradizionale, come ad esempio gli agenti atmosferici, le muffe, o insetti infestanti tipo tarme e coleotteri.
Proprio per questo, le travi lamellari, i pannelli in legno, i pannelli lamellari, ecc… sono sottoposti e molteplici trattamenti che rendono il legno resistente al fuoco, all’usura, all’umidità e all’attacco dei parassiti, che riducono al minimo la manutenzione che il proprietario di una casa in legno affronterà nel corso degli anni.
Il maggior responsabile del danneggiamento di una casa in legno resta comunque uno solo: l’umidità causata da fattori quali la mancanza di ventilazione, l’infiltrazione dell’acqua dalle coperture e l’umidità di risalita.
Una ditta specializzata nella realizzazione di case in legno sa prendere tutte le precauzioni del caso per ridurre il rischio degli agenti di danneggiamento e rendere la manutenzione irrisoria, curando con estrema attenzione, fin dalla fase di progettazione, passaggio dell’aria, impermeabilizzazioni di copertura e contro terra, ponti termici, …
La durata media di una casa in legno supera di gran lunga i cinquant’anni: la garanzia di durata rispetta le norme del Codice Civile in materia di tecnologie costruttive sia che si parli di case in legno, sia di strutture in cemento armato o in muratura. Ci sono strutture in legno che hanno secoli alle spalle ed hanno resistito a terremoti di grande intensità, all’usura del tempo e degli agenti atmosferici: uno dei più grandi esempi di durabilità delle strutture in legno è il tempio di Horyuji in Giappone, costruito circa 14 secoli fa e riconosciuto dal 1993 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.
Per quanto riguarda i piccoli interventi di manutenzione, nulla impedisce al proprietario appassionato di fai-da-te di riverniciare le pareti o eseguire riparazioni occasionali. In generale il buon senso sconsiglia di improvvisarsi o di attendere per chiamare chi di dovere in caso di problemi o anomalie: è sempre preferibile rivolgersi a un esperto del settore o ancora meglio alla ditta costruttrice, che sarà sicuramente in grado di fornire risposte corrette ed effettuare interventi utili e puntuali.